Percorso espositivo articolato che comprende circa 10 opere inedite allestite a parete, composte in prevalenza a dittico e realizzate ad olio, tempera ed inchiostro di china, la tecnica mista che maggiormente caratterizza i lavori su tela dell’artista.
SCENARI DI UN GIORNO
Kazuto Takegami
VERNISSAGE giovedì 17 novembre h. 18.30
IN MOSTRA dal 18 novembre al 18 dicembre 2022
da martedì a sabato h. 16 –19 (oppure apertura su appuntamento tel. 349 505 6460)
Ingresso libero
Ci sono dei momenti che si possono immortalare nell’eterno e trasformare in infinito; innumerevoli scenari di un giorno, ambientati ovunque oppure in nessun luogo. Esserci in quell’istante, in quel sempre. Ascoltare, vedere e soprattutto “sentire”, ricordare e nel contempo astrarsi: un soffio di vento, il fruscio delle foglie, il frangersi delle onde, il respiro del bosco.
L’inchiostro di china scivola sulla pittura ad olio, si fonde con essa creando suggestioni e dissolvenze. La tempera definisce e perfeziona questo dialogo immerso in un ambiente fluido.
La mostra personale di Kazuto Takegami a Manifiesto Blanco si struttura in un percorso espositivo articolato che comprende circa 10 opere inedite allestite a parete, composte in prevalenza a dittico e realizzate ad olio, tempera ed inchiostro di china, la tecnica mista che maggiormente caratterizza i lavori su tela dell’artista. L’affaccio vetrato su via Benedetto Marcello è allestito, per l’occasione, in forma di shoji tradizionale giapponese, decorato da disegni ad inchiostro di china e pigmenti naturali. Completano infine l’allestimento alcuni disegni ad inchiostro su carta. La galleria diventa quindi per l’occasione uno spazio fluttuante e mutevole, popolato da paesaggi marini ed intrecci silvestri, che avvolgono i sensi e accompagnano il visitatore all’interno dei dolci e malinconici scenari di brevi momenti resi eterni dall’arte pittorica di Takegami.
Nato nel 1970 in Giappone, dopo la laurea presso la Musashino Art University di Tokyo, Kazuto Takegami svolge il lavoro di professore d’arte per alcuni anni. Decide in quel periodo di dedicare la sua vita alla pittura. Arriva in Italia nel 1998 con una borsa di studio presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, città dove attualmente vive e lavora. Alle pitture ad olio affianca le inconfondibili chine su carta, in un discorso poetico tra l’uomo e gli elementi della natura. Dal 2020 è socio della Permanente di Milano.